Dire, fare, mangiare

Le buone pratiche per sostenere la filiera alimentare giusta e pulita, migliorare la società e nutrirsi in modo sano e conviviale

“Siamo quello che mangiamo” diceva il filosofo Ludwig Feuerbach nel lontano Ottocento per rimarcare l’influenza del cibo sul corpo, la psiche e lo spirito. E per sottolineare che l’alimentazione è alla base della cultura di ogni popolo, resa unica da tradizioni e riti che ruotano intorno al mangiare e alla tavola, luogo generatore di relazione ed empatia.

Ma con quali pietanze imbandiamo la tavola? Ogni acquisto è un’azione politica che incide sul mercato dandoci l’opportunità di orientare la produzione verso sistemi rispettosi dell’ambiente e delle persone, a cibi sani per noi e per la collettività. La scelta che facciamo ogni giorno, anzi tre volte al giorno, può divenire rivoluzionaria e portare a una società più equa, giusta e pulita. Vediamo allora quali sono le buone pratiche a portata di mano per un “consumo critico”.
Cosa acquistare
Prediligete prodotti locali, a filiera corta e stagionali, meglio se venduti sfusi per evitare la creazioni di rifiuti. Scegliete cibi biologici, biodinamici o coltivati in modo naturale, senza l’uso di fertilizzanti o pesticidi chimici dannosi per la salute e l’ambiente. Ricordate pure i cibi del commercio equo e solidale, vitale per le economie dei popoli dei Paesi poveri. E leggete sempre le etichette (vedi box).
Fate una dieta sana
Adottate una dieta sostenibile (quella mediterranea è tra le migliori), non necessariamente vegana o vegetariana, ma ricca di legumi, frutta e verdura e povera di carni e insaccati. Evitate la carne proveniente da allevamenti intensivi, principale causa di emissioni di gas serra e inquinamento di origine alimentare. Limitate pure il consumo di alimenti ricchi di grassi, sale e zucchero. Per bere scegliete l'acqua del rubinetto, magari installando gli appositi filtri di depurazione. E non sprecatela: lavate la verdura a mollo e non con acqua corrente e azionate la lavastoviglie solo a pieno carico.
Dove acquistare
Preferite i canali di vendita alternativi alla grande distribuzione, rea di imporre prezzi troppo bassi ai fornitori e di favorire la grande industria inquinante. Fate la spesa nei mercati contadini e biologici, nelle botteghe alimentari e solidali, nei negozi biologici o di prossimità. Iscrivitevi a un gruppo d’acquisto solidale (Gas): diventerete co-produttori aiutando i contadini rispettosi dei lavoratori e della terra. Comprerete cibo sano a prezzi accessibili e farete nuovi incontri. Acquistate direttamente dal produttore, magari organizzando una gita con amici. Se avete poco tempo, potete pensare anche alla spesa on line da siti che propongono cibi di qualità e consegna a domicilio, meglio se effettuata in bicicletta.
Autoproduci
Potete coltivare spezie, pomodori o altre verdure in balcone o fare l’orto in giardino, oppure aderire agli orti in città o trovare un piccolo appezzamento da gestire con gli amici. Possibile anche iscriversi ai Gruppi di acquisto terreni (Gat), partecipando all’acquisto di un appezzamento di terra da coltivare tutti insieme. L’autoproduzione vi farà risparmiare, mangiare cibo di qualità privo di agenti chimici e, eventualmente, creare o consolidare relazioni.
Non sprecare
Evitate di buttare via il cibo. Comprate soltanto quello che prevedete di mangiare (la lista della spesa è di grande aiuto), controllate le scadenze e consumate prima i cibi prossimi alla data. Imparate l’arte del riciclare gli avanzi con nuove ricette. Fate la spesa a stomaco pieno: può sembrare insensato, ma aiuta a evitare acquisti eccessivi e golosi indotti dall'appetito. Informatevi sui programmi contro lo spreco alimentare oppure organizzatevi per donare il surplus alimentare alle ONLUS che raccolgono gli avanzi di cibo “buono” e lo redistribuiscono a chi ne ha bisogno.
Fuori casa
Privilegiate ristoranti biologici, che utilizzano prodotti sani del territorio o da filiera riscontrabile. Nel menù cercate le “parole amiche” come “al naturale”, “fresco”, “di stagione”, “grigliato”, “in camicia”, “al vapore”. Chiedete l’acqua in brocca del rubinetto e se avanzate del cibo richiedete la doggy bag.
Attivatevi
Siate promotori dei cambiamenti. Informatevi sulle buone pratiche e diffondete la cultura della sostenibilità alimentare, soprattutto ai bambini e ai giovani. Riscoprite la convivialità e il piacere a tavola. Preparate il cibo, scambiatelo, consumatelo con altre persone, condividetene il piacere. Attivate o partecipate a sistemi di Piccola distribuzione organizzata (Pdo), ossia ad acquisti collettivi di prodotti locali o di quelli lontani per ottimizzare il trasporto. Sostenete le associazioni che si occupano di cibo prodotto nel rispetto delle persone e della natura e aderite alle loro campagne. Non acquistate i prodotti delle aziende sottoposte a campagne internazionali di boicottaggio che evidenziano comportamenti particolarmente gravi dal punto di vista etico o ambientale.
Differenziate i rifiuti
Scegliete prodotti che indichino il destino della confezione a “fine vita” degli imballaggi in modo da ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati. Dagli avanzi di cibo potete ricavare un compost nutriente per orto e giardino, o, al massimo, fate la raccolta della frazione organica.